Il ristorante costiero per il suo mezzo secolo di attività propone una Cucina rinnovata all’insegna dell’armonia e promuove arte e produttori locali
Serata d’inverno ad Amalfi, con la primavera nel cuore, immaginando il bel tempo che arriverà a breve (si spera)!
Lasciamo l’auto vista mare, inebriandoci del suo profumo inconfondibile di salsedine e libertà, che non si può non amare ed è alla base della vita in Costiera amalfitana, rafforzato da quello che sprigiona da una leggera pioggia appena caduta, e ci inoltriamo nel cuore della celebre repubblica marinara, un tempo così potente, della quale rimangono chiare le testimonianze.
Appena oltre la splendida cattedrale che campeggia sulla via principale interna, giungiamo alla nostra meta: il Tarì Art Restaurant.
Ad accoglierci con grande cordialità, il titolare del rinnovato locale, Bartlomiej Pazderski e lo chef Valentino Lucibello con Angela Merolla, in compagnia del marito Raffaele Nocera, sensibile fotografo in veste professionale – autore tra l’altro di un bello scatto in bianco e nero dell’esterno del locale – insieme ad un qualificato gruppo di colleghi amici e al nostro Pulcinella preferito: l’attore Angelo Iannelli, sempre al mio fianco negli eventi solidali di #InsiemeperilTerritorio, che vedono impegnati giornalisticamente anche la stessa Angela e i nostri colleghi presenti al riuscito incontro amalfitano.
Ci tuffiamo così in una serata in relax, che si è rivelata di grande piacevolezza e di concreto coinvolgimento.
Ad un interessante scambio iniziale di impressioni su Amalfi nella stagione fredda e sull’immagine del Tarì Art, segue la presentazione, nella quale Angela introduce l’emozionato Bartolomeo, nuovo patron dallo scorso dicembre, e il raggiante chef, coadiuvato dal sous chef Roberto Di Domenico.
Si parla della cucina, apparentemente semplice nella quale spicca la tradizione del territorio che si fonde discretamente con la modernità, nei piatti che profumano di mare, ma non dimenticano la terra, accompagnati dalle verdure di stagione.
Apprezziamo i salumi artigianali della Macelleria “Da Gianni” a Tramonti, che rifornisce pure la carne, conosciamo gli intrecci di sapori di mare con quelli delle carni bianche e rosse.
Gambero in pasta kataifi su insalatina di sedano e finocchi con salsa di soia; Scampo e la sua bisque in coniglio erborinato e bieta croccante: sapori che valorizzano con sincerità le materie prime.
Plin di gamberi rossi, favette e riccio di mare.
Pancia di maiale in CBT su salsa all’aglio dolce, wasabi di zucca e mammarella, aglio, olio e peperoncino.
Per finire, Cheesecake, amaretti di Saronno, con deliziosa gelèe di zucca rossa e stuzzicante salsa allo zenzero.
Il buon pane servito è del panificio Il Fornaio di Maiori, che ha dato il suo contributo in bontà, attraverso i piccoli bocconcini alle noci e alle olive, e la pagnotta prodotta con lievito madre.
Abbinati impeccabilmente i vini delle Cantine Giuseppe Apicelladi Tramonti.
–Colle Santa Marina Tramonti bianco – Costa D’Amalfi DOC annata 2018
Uve-Falanghina 40%, Ginestra 30%, Biancolella 20% Pepella
-Tramonti Rosso Costa D’Amalfi DOC annata 2017 Uve- Tintore di Tramonti 40%, Aglianico 40% e Piedirosso 20%
-A’ Scippata– Costa D’Amalfi DOC annata 2017
Tintore di Tramonti 80% e Piedirosso 20% su piede franco prefillossera condotto con tradizionale raggiera atipica e/o pergola con sostegni orizzontali e verticali in pali di castagni.
Interessante il parere della nutrizionista, dott.ssa Rosalia Ciorciaro, che collabora ai miei eventi di #InsiemeperilTerritorio, in qualità di esperta ufficiale in Alimentazione, oltre che idrologa alimentare (tra le poche in Italia). Anche stavolta, mi ha accompagnata in questa trasferta amalfitana, fornendo il suo prezioso contributo alla valutazione degli apporti nutrizionali, riguardanti il menu presentato.
“Cucina sana, pasti equilibrati e prodotti locali di stagione, nel rispetto delle caratteristiche della dieta mediterranea e dei principi di una buona nutrizione. In essa, alimenti di mare si combinano bene con quelli di terra” – esordisce la dott.ssa Rosalia Ciorciaro.
“Nel gambero in pasta Kataifi su insalatina di sedano e finocchi con salsa di soia, ottimo il contenuto di proteine oltre a vitamina B12, niacina (B3) e dei grassi polinsaturi omega 3 ed omega 6, a cui si aggiungono gli antiossidanti della salsa di soia, del finocchio e del sedano; questi ultimi die, con azione drenante e digestiva.
Non mancano i carboidrati della pasta Kataifi nella giusta quantità da fare risultare il “piatto” salutare per tutti, anche per chi ha qualche problema con i valori della glicemia”.
Fattore questo molto apprezzato dal nutrizionista, quanto dal nostro organismo: mantenere entro i giusti parametri il valore dell’indice glicemico degli alimenti, é infatti alla base del nostro benessere.
Anche se la scienza della nutrizione ha assegnato un valore calorico ad ogni alimento rispettandone tutte le caratteristiche, dobbiamo sempre ricordare, come sottolinea Ciorciaro, che “noi non mangiamo calorie ma alimenti fatti di molecole ed è importante dare attenzione al sistema di cottura che ne deve rispettare il più possibile”.
“La carne di maialino in salsa di aglio dolce, Wasabi di zucca e mammarelle aglio olio e peperoncino, ha un sapore piú gustoso e morbido grazie alla minor perdita dei nutrienti e perché cotta nella sua acqua e condimenti biologici. Infine, la cheesecake amaretti di Saronno gelee di zucca rossa e salsa di zenzero, dal sapore delicato, non appesantisce la digestione, grazie alla giusta dose di dolcezza che rispetta l’ indice glicemico” – conclude l’esperta in Nutrizione.
Va detto che il locale testimonia un’ accoglienza garbata, come il servizio, nei due ambienti divisi da piccoli archi, che caratterizzano le pareti bianche. Le ceramiche artigianali dell’amalfitana L’altra Costiera, aggiungono personalità, contribuendo con un indovinato quanto originale gioco di colore. Permanente la mostra dei dipinti di artisti locali , inaugurata con le opere di Davide Lucibello, che campeggiano sulle pareti del ristorante.E di arte parlano tele e ceramiche artigianali che danno ispirazione alle mise en place realizzate da Valentino Lucibello.
Gli impiattamenti seguono una linea minimal e rispettano gli accordi cromatici, con un risultato di eleganza misurata e gradevole.
Teresa Lucianelli